Vocazione green, diversificazione, nuovi talenti
Abbiamo fatto qualche domanda sul legame tra sostenibilità e mondo delle imprese ad Andrea Marangione, vice presidente GI Confindustria.
Fin dalla nascita di Maider NCG, la sostenibilità si è imposta come uno degli elementi fondanti del business aziendale. Come è stato declinato questo tema all’interno della vostra attività?
Consideriamo la sostenibilità come uno degli elementi fondanti del nostro business aziendale nel campo dell’industrial packaging e nel corso degli anni abbiamo adottato diverse strategie. Abbiamo innanzitutto focalizzato i nostri sforzi sulla riduzione dell’impatto ambientale, implementando processi produttivi eco-sostenibili, adottando tecnologie e materiali che riducono l’utilizzo di risorse naturali non rinnovabili e minimizzando l’emissione di rifiuti. Inoltre, abbiamo sviluppato soluzioni per il riciclo e il riutilizzo dei nostri imballaggi, promuovendo una cultura dell’economia circolare. Non è mancato l’investimento per la ricerca e lo sviluppo di materiali innovativi a basso impatto ambientale, collaborando con partner e fornitori per identificare e utilizzare materie prime sostenibili e biodegradabili, contribuendo così alla riduzione dell’impatto ambientale nel nostro specifico settore.
Nel tempo il vostro progetto imprenditoriale si è ampliato e oggi Maider Holding è una company attiva, con le varie partecipate, in settori diversi. In un contesto in cui la diversificazione ha necessariamente portato a molti e profondi cambiamenti, siete riusciti a mantenere l’originaria “vocazione green”? In che modo?
La nostra diversificazione ha portato il nostro raggio di attività ad espandersi in altri ambiti: Maider NCG opera nell’industrial packaging, RED Group nel real estate, Growth Engine si occupa di venture capital. Nonostante questo ampliamento il nostro progetto complessivo non ha voluto perdere l’obiettivo green di fondo. Ad esempio, RED Group si impegna nella realizzazione di edifici ad alta efficienza energetica, promuovendo la riduzione del consumo energetico e l’utilizzo di fonti rinnovabili. Nel campo del venture capital, Growth Engine cerca investimenti in startup e PMI che adottano modelli di business sostenibili e soluzioni innovative per affrontare le sfide ambientali e sociali.
In base alla tua esperienza imprenditoriale e manageriale, come pensi ci si debba muovere per favorire la transizione delle aziende italiane, in particolare delle PMI, verso un modello economico più sostenibile?
Credo sia fondamentale agire su diversi fronti. In primo luogo, occorre promuovere la consapevolezza e l’educazione sulla sostenibilità, fornendo alle aziende strumenti e risorse per comprendere l’importanza di adottare pratiche sostenibili. Poi, è necessario incentivare e sostenere finanziariamente le aziende che intraprendono azioni sostenibili, con agevolazioni fiscali, incentivi economici e finanziamenti agevolati; è importante favorire la collaborazione tra le imprese stesse, promuovendo lo scambio di best practice e incoraggiando l’adozione di modelli di economia circolare. La condivisione di conoscenze e l’implementazione di soluzioni sostenibili possono avvenire attraverso partnership, collaborazioni e reti di imprese.
Nel giugno del 2020 sei stato nominato vice presidente nazionale dei Giovani Imprenditori di Confindustria, con delega a startup e innovazione. In base alla tua esperienza, quanto l’elemento della sostenibilità influisce al giorno d’oggi sulla decisione di investire in startup, scale-up e PMI innovative?
Il mio ruolo nazionale nei GI mi ha dato l’opportunità di constatare quanto la sostenibilità sia effettivamente un fattore determinante. Oggi sempre più investitori, inclusi proprio i giovani imprenditori, riconoscono che l’adozione di soluzioni sostenibili non solo crea un impatto positivo sull’ambiente e sulla società, ma può anche essere vantaggioso dal punto di vista finanziario e di reputazione. Le imprese che integrano la sostenibilità nel loro modello di business sono spesso considerate più resilienti e attraggono investimenti da parte di soggetti sensibili ai temi ambientali e sociali.
Sempre in ambito GI, dopo il successo del 2022, anche quest’anno è stato organizzato “Talentis – GI Startup Program“. In un contest di questo tipo, che individua e premia le migliori idee di business e l’imprenditoria giovanile, come si declina il legame tra innovazione e sostenibilità?
Talentis ci consente di premiare iniziative e idee spesso caratterizzate proprio da un’impronta sostenibile e da un forte senso di responsabilità verso ambiente e società; il legame tra innovazione e sostenibilità è fondamentale per affrontare le sfide attuali e future. Scopriamo progetti che integrano queste due caratteristiche nel tessuto imprenditoriale fin dall’inizio, per costruire un futuro migliore senza tralasciare il valore economico e sociale.
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