Le torri al centro del Paese. Forse non saranno come le chiese, ma che siano al centro di un ecosistema digitale è ormai fuori dubbio. Una centralità dovuta a due caratteristiche principali:
- la torre è un’infrastruttura condivisa, pronta ad ospitare le antenne di tutti gli operatori di telecomunicazione e diversi altri servizi;
- la torre è un’infrastruttura distribuita sul territorio, vicina all’utente finale.
Solo il principale tower operator italiano, INWIT, conta oltre 23.500 torri capillarmente diffuse.
Un futuro connesso e sostenibile con INWIT
Il progetto per promuovere la diffusione ed equa distribuzione territoriale di queste infrastrutture è sfidante, ma fondamentale per il futuro del Paese. Con la diffusione del 5G e delle sue applicazioni verranno richieste latenze progressivamente più basse e ci sarà necessità di un numero sempre maggiore di infrastrutture.
Grazie al “Piano Italia 5G – densificazione” del PNRR per la realizzazione di nuove infrastrutture di rete idonee a fornire servizi radiomobili, aggiudicato dal Raggruppamento Temporaneo di Imprese tra INWIT e i due principali operatori italiani, l’Italia sarà il primo Paese a prevedere un intervento pubblico per il mercato mobile finalizzato a favorire lo sviluppo di una tecnologia all’avanguardia anche nelle aree più svantaggiate a fallimento di mercato. “INWIT sta lavorando ad un intenso programma che porterà a coprire 1.385 aree, attualmente in digital divide, entro il 30 giugno 2026. Progetti che hanno un obiettivo comune, ossia quello di colmare distanze, connettere idee, persone, imprese e comunità anche nelle aree interne e remote, e avviare in questo modo una dimensione digitale che possa dare il via alla costruzione di una vera e propria Smart Italy” – dichiara Michelangelo Suigo, direttore relazioni esterne, comunicazione e sostenibilità di INWIT.
Comunicare le opportunità
Esiste la necessità di informare sul valore delle infrastrutture digitali per i territori in termini di supporto alla trasformazione sociale e industriale e alla riduzione del digital divide. In questo contesto si inserisce la collaborazione di INWIT con le istituzioni e associazioni rappresentative delle comunità locali, come testimoniato dalla sigla del protocollo d’intesa con UNCEM (Unione Nazionale dei Comuni, comunità ed Enti Montani). “Stiamo portando avanti tutte le azioni necessarie per superare gli ostacoli, lavorare al meglio con le amministrazioni locali e supportarle dove necessario. Abbiamo siglato un protocollo d’intesa con il Dipartimento per la trasformazione digitale, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) e Infratel Italia, proprio per facilitare la realizzazione di connessioni ad alta velocità. Il dialogo con i territori è fondamentale per definire un modus operandi e per far conoscere alle amministrazioni locali le modifiche e le opportunità, anche di semplificazione normativa, adottate negli ultimi tempi” – continua Suigo.
Secondo Accenture l’Italia sarà, con Germania e Francia, fra i Paesi europei che beneficeranno maggiormente delle nuove tecnologie di connessione in termini di aumento del PIL, in prospettiva dell’anno 2025. Anzi, secondo le stime il Belpaese sarà lo stato con la crescita percentuale maggiore, ovvero il 5,4%, contro il 5,2% della Francia (che registrerà 182 miliardi di euro di incremento) e il 5,1% della Germania (131 miliardi in più).
“Vogliamo dare il nostro contributo alla diffusione di una cultura delle infrastrutture, che sia la più ampia possibile. Il passaggio dal concetto “not in my back yard” a “please in my back yard” è necessario per lo sviluppo di un Paese innovativo, moderno e sostenibile” – afferma Suigo.
Tecnologie digitali e tutela della biodiversità
Oggi le tecnologie digitali ricoprono un ruolo fondamentale in quanto driver dello sviluppo sostenibile del nostro Paese. Esempi concreti ne abbiamo diversi in ambito di tutela della biodiversità.
“Le infrastrutture di INWIT possono offrire diversi servizi attraverso una trasformazione da infrastruttura per l’ospitalità di sistemi di trasmissione radio a centro tecnologico, in una logica di digital tower in cui si fondono componenti IoT e sistemi di comunicazione a supporto degli operatori di telecomunicazione e a beneficio della collettività e dell’ambiente, come nel caso della tutela della biodiversità”.
In quest’ottica si inseriscono i progetti avviati recentemente da INWIT in partnership con le due principali associazioni ambientaliste nazionali, WWF e Legambiente.
La partnership con WWF
Il progetto con WWF Italia prevede l’installazione di tecnologie avanzate sulle infrastrutture INWIT in tre aree protette boschive gestite dal WWF: Macchiagrande, Bosco di Vanzago, Calanchi di Atri. L’obiettivo del progetto è quello di rilevare tempestivamente la presenza di roghi e prevenire gli incendi, tutelando la biodiversità presente in queste aree.
“La collaborazione con il WWF testimonia l’impegno di INWIT e la potenzialità delle nostre torri a servizio del monitoraggio ambientale e del territorio. In una logica di “Tower as a service”, grazie alla distribuzione capillare delle nostre infrastrutture sul territorio italiano, siamo in grado di ospitare sui nostri siti tecnologia avanzata anche per la tutela della biodiversità e per rendere le nostre aree verdi più sicure per tutti”.
La partnership con Legambiente
L’alleanza con Legambiente coinvolge nel progetto il Parco Nazionale Abruzzo, Lazio e Molise, il Parco Nazionale della Maiella, la Riserva Naturale Zompo lo Schioppo e la Riserva Naturale Monte Genzana Alto Gizio, e ha come priorità il monitoraggio dell’inquinamento atmosferico. La collaborazione prevede l’utilizzo delle torri di INWIT per misurare e monitorare, attraverso sensoristica IoT e gateway per la raccolta dati, alcuni parametri ambientali relativi alla qualità dell’aria, tra cui anidride carbonica, biossido di azoto e polveri sottili. I primi risultati del progetto con Legambiente sono stati presentati lo scorso 13 novembre a Pescasseroli alla presenza di istituzioni e addetti ai lavori rilevando una buona qualità dell’aria delle aree monitorate.
“La partnership con Legambiente testimonia il valore aggiunto della distribuzione capillare delle nostre torri sul territorio, in questo caso per la tutela della biodiversità. Le torri di INWIT sono infrastrutture digitali, condivise e sostenibili, a disposizione degli operatori di telecomunicazione mobile. Possono ospitare tecnologia avanzata IoT per effettuare il monitoraggio della qualità dell’aria e misurare gli impatti dei cambiamenti climatici, a beneficio dei territori e delle comunità nei quali operiamo”.
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