di Andrea Sicco, direttore responsabile (leggi dello stesso autore “CittàGiardinoInsieme, la sostenibilità sotto casa”)
Ci sono esperienze, visioni, modi di “fare azienda” che vanno raccontati nella giusta dimensione. O, meglio, in quella che meritano. Nel numero di luglio/agosto abbiamo pubblicato una breve intervista a Valeria Carli, CEO di EICO Novachem, realtà familiare che da quasi cinquant’anni commercializza materie prime per il mondo dell’industria. Ma lo spazio, lo sapevamo, era troppo compresso per dare la giusta dimensione ad un impegno che è iniziato quando la sostenibilità non era ancora di moda. Come? Facendo innanzitutto cultura sul tema, partendo da una maniacale selezione dei fornitori di materie prime, in tutto il mondo. Questo numero esce il giorno in cui si inaugura a Milano la fiera PLAST, importante esposizione per la filiera di plastica e gomma, quest’anno con focus sugli aspetti di sostenibilità ambientale, risparmio energetico, recupero-riciclo-riuso, economia circolare. E proprio a PLAST è presente EICO Novachem, con il lancio di nuovi prodotti all’insegna della sostenibilità.
Prodotti sostenibili by-design
“Abbiamo sempre partecipato a questo appuntamento – sottolinea Valeria Carli – portando novità per il nostro mercato. Ma quest’anno i nuovi prodotti sono tanti, tutti all’insegna di quel percorso sostenibile iniziato da oltre dieci anni. La nuova gamma spazia da prodotti sostenibili by-design a quelli che lo sono per efficientamento. Partiamo da un vulcanizzante da fonte rinnovabile, in grado di sostituire lo zinco ossido all’interno delle formulazioni di compound di gomma. Lo zinco ossido, infatti, utilizzato largamente per la produzione di pneumatici e articoli tecnici, non è per nulla sostenibile; il nostro nuovo prodotto è un by-product della produzione della cellulosa, ricavato totalmente da scarto, naturale, da fonte sostenibile e rinnovabile. L’impianto in cui viene realizzato è zero waste e waterless e in alcune lavorazioni riesce a sostituire fino alla totalità dello zinco ossido”.
La sostenibilità autentica, frutto di tecnologia e innovazione, è fatta di dati, numeri, non è un tema “facile”. E non vogliamo trattarlo in questo modo, perché i percorsi concreti non sono fatti di propositi, buone intenzioni, “faremo, cercheremo”. Il dato è quello che si tramuta in fatto. E per questo motivo, a costo di essere poco attraenti nella lettura, vogliamo raccontare qui anche gli altri prodotti innovativi.
“Presentiamo a PLAST un poli vinil butirrale 100% da riciclo. La società che lo produce recupera i parabrezza laminati delle auto e le finestre dell’edilizia dalle discariche. In questi scarti è contenuto uno strato di poli vinil butirrale che permette al vetro di rimanere compatto anche quando fratturato. Questo strato viene prelevato, trasformato tramite processo brevettato e rilavorato. Il prodotto finito è un polimero dalla Carbon Footprint bassissima, resistente come quello vergine ma totalmente da riciclo, in grado di sostituire PVB vergine, PVC e altri polimeri tradizionali utilizzati anche nelle pitture e nelle vernici. A differenza di altri polimeri, inoltre, non è tossico e salvaguarda la salute di chi lo maneggia. Le novità, poi, riguardano anche la gamma di oli vegetali vulcanizzati (fatturati). Sono prodotti eco-friendly, privi di zolfo e cloro, in bio-based tra il 65% e il 100% e vengono impiegati nella lavorazione della gomma”.
EICO Novachem porta in fiera anche cere micronizzate di ultima generazione, settore dove negli ultimi anni si è fatto sempre più evidente l’impegno verso la sostenibilità. L’azienda ha inserito a catalogo tre cere bio-based, totalmente o parzialmente biodegradabili, prodotti di origine naturale con una percentuale certificata compresa tra l’85 e il 93%. Il vantaggio ambientale è enorme, se paragonate alle sorelle di origine sintetica (petrolio), con impieghi nel settore della gomma-plastica e dei rivestimenti. Ma non basta: due nuove resine di origine naturale e la gamma oleochimica vegetale per alcune tipologie 100% da ulivo e da agricoltura controllata.
Prodotti sostenibili per efficientamento
Oltre ai prodotti sostenibili “by design”, ve ne sono altri sostenibili per efficientamento, energetico e produttivo, per cui non c’è carbon footprint ma carbon handprint. L’azienda suggerisce quindi un efficientamento tale per cui sono le lavorazioni finite a valle ad avere un prodotto più sostenibile. Ed è qui che si esplica quella funzione culturale sulla diffusione della sostenibilità che rappresenta secondo noi una delle caratteristiche più interessanti di EICO Novachem. Laddove non vengono applicati direttamente prodotti sostenibili si consigliano buone pratiche. Qualche esempio? Un plastificante funzionalizzato, che aiuta a ridurre il consumo energetico durante la miscelazione e la produttività nell’estrusione dei lavorati in gomma e plastica. Un assorbitore di odore e neutralizzatore di VOC, per applicazioni di riciclo e ritrattamento dei polimeri. Un antischiuma a base di acidi grassi e derivati, non siliconico, che aiuta nel processo di riciclo della plastica.
Per una cultura della sostenibilità
Per PLAST il focus è ovviamente sul settore gomma-plastica, ma il carnet di prodotti sostenibili di EICO Novachem è davvero molto ampio. Ne sono un esempio il settore degli adesivi e in quello del coating, o il campo della cosmetica, dove EICO sta proponendo prodotti a chilometro zero e upcycled.
Non basta mettere a catalogo un prodotto e scrivere “sostenibile”; occorre spiegare, raccontare, istruire, in un certo senso, il cliente, ed è proprio questo il lavoro quotidiano dei tecnici commerciali di questa azienda, con una preparazione specifica nel settore di cui si occupano. Fanno scoprire al cliente nuove soluzioni, migliori, più efficienti, con argomentazioni e dimostrazioni tecniche puntuali, dove la sostenibilità esce dai manuali e diventa realtà. Solo in questo modo l’influenza culturale sulla filiera aumenta e produce risultati tangibili: spiegando il processo, intervenendo laddove si può cambiare in modo possibile ed economicamente conveniente. Come sempre il lavoro paga.
“Constatiamo ogni giorno – prosegue Valeria – come cresca il numero delle aziende veramente intenzionate a cambiare strada e trasmettere un messaggio al mercato. Per noi la sostenibilità non è un lusso ma un investimento. Dal punto di vista economico per noi non è una grande differenza proporre un prodotto al posto di un altro; ma la differenza sul risultato è enorme perché contribuiamo alla diffusione di una cultura e la costruzione di un trend, cresciuto molto negli ultimi quattordici mesi. Andiamo tutti insieme nella direzione giusta. Abbiamo coinvolto nel nostro team una nuova persona che si occupa proprio di questi temi e continueremo nel nostro percorso di cultura, non solo di sostenibilità ma d’impresa”.
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