La sostenibilità è un fatto umano, culturale, da costruire giorno per giorno. Da questo punto di vista l’attività quotidiana di alcuni imprenditori svolge da tempo una funzione importante e fondamentale. Ne abbiamo parlato con Valeria Carli, ingegnere, CEO di EICO Novachem, impresa familiare che da quasi cinquant’anni opera in tutta Italia come rappresentante di alcune tra le più importanti multinazionali produttrici di specialità chimiche per il mondo dell’industria.
Commercializzando materie prime in svariati settori – gomma e plastica, lubrificanti e metalli, cosmetica, farmaceutico e nutraceutico, pitture e vernici, adesivi, edilizia e sigillanti – ha saputo costruire rapporti di fiducia con i clienti, tanto da lavorare in partnership per la ricerca delle migliori soluzioni, promuovendo studi e ricerche specifiche; ed è proprio qui che si innesta la vocazione sostenibile di Valeria e della sua azienda. “Siamo noi, all’interno della filiera, i primi selezionatori, da tutto il mondo, di materie prime da proporre ai nostri clienti. Il nostro primo fornitore sostenibile risale al 2009 e da molti anni ci impegniamo nella ricerca di prodotti ad alto valore sostenibile, per portarli nel mercato italiano. Sempre più clienti credono nei valori di questo processo e vedo in atto un cambiamento deciso, se non ancora generalizzato”.
Essere sostenibili significa innovare i processi. Come vi ponete nei confronti dei vostri clienti?
“Non come trader o broker: siamo distributori nel significato più autentico del termine. I rapporti con i nostri fornitori sono storici proprio perché dobbiamo e vogliamo garantire ai nostri clienti una qualità alta e costante; oggi per farlo è necessario lavorare insieme per innovare i processi, attraverso l’impiego di materie prime sostenibili che selezioniamo con una grande cura. Per questo mi sento di affermare che nel nostro piccolo facciamo cultura della sostenibilità, approccio da cui non ci aspettiamo cambiamenti da un giorno all’altro, ma da cui constatiamo l’insinuarsi di quella svolta nelle scelte dei nostri clienti che, giorno dopo giorno, stanno portando verso una nuova direzione, di maggior consapevolezza. Attraverso una selezione severa dei fornitori di materie prime e di prodotti sostenibili, portiamo anche innovazione lungo la filiera, poiché aiutiamo formulatori, sviluppatori e produttori di lavorati industriali a mettere a punto formulazioni innovative, che spesso ci vedono coinvolti nel processo”.
Certi percorsi, anche per voi, non si possono fare da soli. Quanto vi è di supporto la vita associativa, di categoria?
“Molto, è fondamentale. La nostra partecipazione attiva ad Assolombarda, territoriale di Confindustria a cui siamo associati da molti anni, ci permette di vedere cosa succede fuori dal territorio regionale e applicarlo al nostro interno. Non solo: abbiamo potuto partecipare ad un progetto pilota dell’area Territorio e Ambiente di Assolombarda che ha sviluppato, in collaborazione con Ergo, un modello per l’analisi della circolarità delle imprese associate.
L’obiettivo era quello di consentire alle imprese di valutare il proprio livello di circolarità applicando il tool lungo le fasi di approvvigionamento, design, produzione, distribuzione, utilizzo e riciclo, facendo emergere i punti di forza, le buone pratiche e gli ambiti dove concentrare le azioni migliorative per minimizzare lo spreco delle risorse e valorizzare gli scarti generati dai processi e dai prodotti offerti al mercato. Il risultato posiziona la nostra performance come linea Highly ProActivist, ossia di un’azienda che da tempo ha intrapreso un percorso di circolarità e predisposto una pianificazione di azioni future per la sua massimizzazione. Gli ambiti in cui abbiamo performato meglio sono: l’utilizzo (82%) e riciclo (70%)”.
Vi siete dotati di un Report Integrato per monitorare le vostre azioni sostenibili nel tempo. Quanto è importante avere uno strumento di questo tipo?
“Penso sia fondamentale. Siamo un’azienda familiare ma sempre affacciata verso l’esterno, per cui dobbiamo ragionare da media-grande impresa e restare al passo del mercato. Decidere di redigere il nostro primo Report Integrato pone l’accento sul nostro impegno, in quanto rappresenta una pietra miliare nel nostro percorso di sostenibilità e funge da resoconto trasparente dei nostri sforzi, per la salvaguardia non solo del lavoro ma anche dell’ambiente, mentre ci sforziamo di migliorare continuamente le nostre pratiche di sostenibilità. Crediamo che la sostenibilità sia un viaggio continuo e questo, come primo Report Integrato, rappresenta il nostro impegno verso questo importante percorso”.
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