di Giulia Falzone
Bilancio di sostenibilità, che cos’è
Prima di esplorare i benefici che si ottengono dalla scelta di dotarsi di un Bilancio di sostenibilità, proviamo velocemente a sgombrare il campo da eventuali dubbi su cosa sia e in cosa si distingua dalla Dichiarazione di carattere non finanziario.
C’è chi lo chiama Report (o rapporto) di sostenibilità, chi preferisce definirlo Bilancio di sostenibilità o Bilancio sociale, ma in sostanza parliamo di un documento di rendicontazione non finanziaria che nasce per gestire la relazione con una pluralità di stakeholder. Con questo documento pubblico l’azienda si rivolge ai propri interlocutori mostrando gli sforzi che sta compiendo per generare minori impatti negativi e maggiori impatti positivi da un punto di vista ambientale e sociale. Ne dovrebbe emergere quindi il contributo che l’organizzazione dà allo sviluppo sostenibile e al raggiungimento degli Obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU.
Si tratta di un documento volontario, a differenza della Dichiarazione non finanziaria – DNF che nasce invece nell’ambito della strategia europea sulla finanza sostenibile per fornire agli investitori informazioni complementari a quelle contenute nel bilancio d’esercizio ed è obbligatoria per legge per enti di interesse pubblico e società che emettono titoli di debito in Borsa e superano determinati requisiti patrimoniali e dimensionali (“Direttiva Barnier” 2014/95/EU, recepita in Italia con il D.Lgs. 254/2016).
Bilancio di sostenibilità, benefici per le imprese
Il Report di sostenibilità è uno strumento ancora poco utilizzato in Italia, ma i vantaggi, di natura interna ed esterna, che si possono ottenere dalla sua redazione sono molteplici, sia nel breve sia nel medio-lungo termine, anche per imprese di piccole e medie dimensioni. La normativa europea in materia di rendicontazione non finanziaria è comunque in fase di revisione, con possibile estensione degli adempimenti richiesti, quindi meglio portarsi avanti.
Partiamo dal beneficio più noto e immediato, il vantaggio in termini di immagine. Rivolgersi ai propri interlocutori potendo offrire anche una rendicontazione di sostenibilità contribuisce alla costruzione di una reputazione più solida e autorevole agli occhi di tutti i soggetti con cui l’azienda entra in contatto e aiuta a instaurare, o rinsaldare, un rapporto di fiducia.
Come confermato dall’ultimo Global Trends Study di Ipsos, che monitora lo spostamento dei valori globali nei mercati in venticinque Paesi esaminati (tra cui l’Italia), vi è una crescente consapevolezza della necessità di interventi tempestivi, anche da parte delle imprese, per ridurre l’impatto ambientale e contenere il riscaldamento globale. Se già prima della pandemia, le ricerche avevano evidenziato come l’emergenza climatica fosse considerata un tema cruciale, l’ultima rilevazione ha messo in luce come sia ora divenuta un tema predominante anche rispetto a quelli tradizionali legati ad esempio alle tasse. Tra i trend in più rapida evoluzione, infatti, molti sono legati al brand purpose: i consumatori sono sempre più propensi ad acquistare marche che riflettono i loro valori personali e si attendono dalle aziende azioni concrete per ridurre danni ambientali e sociali.
Se lo vediamo quindi come uno strumento di trasparenza, apertura verso l’esterno e coinvolgimento degli stakeholder, il Report di sostenibilità agevola l’attrazione di nuovi clienti, talenti e capitali, grazie anche a un miglior accesso al mercato del credito. Il processo di costruzione del bilancio di sostenibilità è anche un’occasione per individuare nuove opportunità di business e vantaggi competitivi.
Internamente, invece, quali benefici si possono trarre? Attivare un sistema di rendicontazione di sostenibilità significa monitorare tutte le performance, ottenendo dati utili a migliorare la gestione dei processi interni e a individuare punti di forza e debolezza ed eventuali costi operativi inefficienti. In particolare, dotandosi di un simile documento, si tengono d’occhio nel tempo i rischi di tipo ambientale, sociale e di governance che possono avere un impatto sull’attività. Avere ben chiari questi rischi e gestirli in maniera più efficiente, oltre a ridurre i costi ambientali, aumenta la probabilità di raggiungere gli obiettivi strategici aziendali e una migliore redditività. Sul piano delle relazioni, la redazione del Rapporto di sostenibilità offre poi l’opportunità di coinvolgere e motivare maggiormente il personale e attrarre nuovi talenti che condividano visione, valori e obiettivi dell’azienda. Quindi perché non farlo?
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